Roma, 21 maggio 2017 โ Una sosta in AutogrillChiara attraversa a grandi falcate il parcheggio assolato dellโAutogrill. ร affamata e le gira la testa. A quellโora del mattino avrebbe giร dovuto fare colazione, per vincere la pressione bassa che la accompagna allโinizio di ogni giornata afosa. La vescica รจ piena e le preme pulsante contro i pantaloni stretti, ma la testa le si sta annebbiando in cerchi neri concentrici che le vorticano di fronte agli occhi. Deve mangiare qualcosa e prendersi un caffรจ… subito! La fila davanti alla cassa รจ veloce e in pochi minuti puรฒ addentare un cornetto dal sapore di plastica e crema. Finalmente un poโ di zuccheri. Lo divora a grandi morsi, mandando giรน la stopposa dolcezza con il caffรจ ristretto bevuto tutto dโun sorso. Ora in bagno, di corsa. Arriva appena in tempo al water per liberarsi. Si sente subito meglio mentre tira lโacqua e si riallaccia i pantaloni di cotone beige. Una donna corpulenta le cede il lavandino e lโunico dispenser di sapone funzionante. Mentre si asciuga le mani con il phon, guarda fuori nel corridoio condiviso con la toilette degli uomini. Un ragazzo magro con i capelli biondi sta aspettando qualcuno proprio davanti la porta del bagno, improvvisamente si gira mostrando il retro della sua maglietta nera. Chiara fissa lโimmagine disegnata sulla schiena, che si appanna in un alone dorato fino a dissolversi in tanti puntini galleggianti. Si sente un grido, chi รจ stato? ร la sua voce quella che risuona nel bagno dellโAutogrill? Il suo corpo ora รจ staccato dal suolo, le gambe le cedono, i puntini luminosi si avvolgono nella nebbia, un tonfo, quello della sua testa contro il pavimento, il buio.
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