Archivio mensile Agosto 2022

2^ 𝒄𝒍𝒂𝒔𝒔𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒕𝒂 𝑳𝒊𝒂 𝑻𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒄𝒐𝒛𝒛𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝑳𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒆𝒓𝒕𝒐

𝑳𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒆𝒓𝒕𝒐, 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖 𝑒 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑚𝑖 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑒𝑐𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑎𝑧𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑖𝑛 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 di Lia Tagliacozzo, editore Manni, è l’opera seconda classificata nella IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝐿𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒.
A premiarla, il sindaco di Allumiere Luigi Landi (foto di Marco Tassarotti).

Complimenti, Lia Tagliacozzo!

L’incipit del libro, con la foto di Karyn Minerva: http://femminileplurale.altervista.org/?p=497

La scheda dell’editore:https://www.mannieditori.it/libro/la-generazione-del-deserto.

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3^ 𝒄𝒍𝒂𝒔𝒔𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒕𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒌𝒂 𝑪𝒂𝒎𝒑𝒆𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒏 𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐

𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐 di Marika Campeti, edizioni Augh!, è l’opera terza classificata nella IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝐿𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒.
Nella foto di Marco Tassarotti, la consegna del premio da parte della Consigliera Regionale del Lazio Marta Bonafoni.

Complimenti, Marika Campeti!

L’incipit del libro, con la foto di Karyn Minerva: http://femminileplurale.altervista.org/?p=505

La scheda dell’editore:http://www.aughedizioni.it/prodotto/lo-scorpione-dorato/

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𝑭𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒍𝒆, 𝒑𝒍𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆.

È stata una serata di parole e note, di sorrisi e riflessioni, di letture che conducono in una dimensione individuale e collettiva dello sguardo delle donne sulla realtà, in cui la voce singola mantiene la propria peculiarità componendo armonicamente il coro del plurale. 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒.  

Nel verde del Giardino del Risanamento, è stato bello lasciarsi trasportare dalle emozioni seguendo la conduzione sicura e familiare di Brunella Franceschini, che questo premio l’ha ideato.

Grazia Di Michele, cantautrice, scrittrice e musicoterapeuta, ci ha parlato della sua visione della cultura come contaminazione tra le arti e forza imprescindibile nella prospettiva dell’impegno sociale.

Marika Campeti, Cristina Oddone e Lia Tagliacozzo, le scrittrici finaliste, ci hanno permesso di entrare più a fondo nelle loro opere, suggerendo ulteriori spunti e chiavi di lettura.

Martina Testa, editor e traduttrice, ci ha fornito un’analisi dei testi selezionati a nome della Giuria delle Esperte, composta anche da Veronica Ricotta e Angelica Zappitelli.

Cristina Rocchetti, attrice, con le sue letture ci ha fatto viaggiare all’interno delle opere finaliste.

The Suite Quartet ha scandito con la musica i tempi della serata, stabilendo connessioni tra libri e canzoni.

𝑼𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊. 𝑴𝒂𝒔𝒄𝒉𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒏𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒕𝒊𝒎𝒊𝒕𝒂̀ (Rosenberg & Sellier), di 𝑪𝒓𝒊𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂 𝑶𝒅𝒅𝒐𝒏𝒆, è l’opera che si è aggiudicata la IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝐿𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒, ma i nostri complimenti vanno anche alla seconda e terza classificata: Lia Tagliacozzo (𝑳𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒆𝒓𝒕𝒐, Manni) e Marika Campeti (𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐, Augh!).

Se questo premio è nato e continua a esserci, lo dobbiamo a chi sin dalla prima edizione ci supporta: alla Fondazione CaRiCiv e alla presidente Gabriella Sarracco, al Comune di Allumiere, ai lettori e a tutti coloro che credono in questo progetto e lo sostengono in vario modo.

Grazie a tutti voi!

Siamo già in viaggio, con entusiasmo, verso la quinta edizione. Perché crediamo che, oggi più che mai, ci sia bisogno di proseguire nel campo della cultura e nello specifico nella cultura della parità di genere, un tema fondante nel campo dei diritti.

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𝑺𝒆𝒓𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒎𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑰𝑽 𝒆𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆

È tutto pronto per la premiazione della IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝐿𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒!
Sarà una serata all’insegna della cultura, tra letteratura, interventi teatrali e musica, con:

𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝑫𝒊 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒆𝒍𝒆;
The Suite Quartet;
Cristina Rocchetti;
Martina Testa;
Lia Tagliacozzo;
Marika Campeti;
Cristina Oddone.

Brunella Franceschini presenterà l’evento.

Vi aspettiamo stasera alle 21.00 al Giardino del Risanamento.

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𝑺𝒆𝒓𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒎𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆

Siamo felici di invitarvi alla serata di premiazione della IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝐿𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒!L’evento si svolgerà domani, sabato 27 agosto, alle ore 21.00, presso il Giardino del Risanamento.

Brunella Franceschini ci guiderà in un percorso che ci permetterà di ascoltare le voci delle giurate e delle scrittrici finaliste, accompagnate dalle musiche di The Suite Quartet, fino alla proclamazione dell’opera vincitrice tra le tre selezionate dalle giurie di lettori ed esperte:

𝑳𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒆𝒓𝒕𝒐, Lia Tagliacozzo, Manni.
𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐, Marika Campeti, Augh!
𝑼𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊. 𝑴𝒂𝒔𝒄𝒉𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒏𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒕𝒊𝒎𝒊𝒕𝒂̀, Cristina Oddone, Rosenberg & Sellier.

Ospite della serata sarà 𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝑫𝒊 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒆𝒍𝒆, cantautrice e scrittrice.

Vi aspettiamo!
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𝑳𝒂 𝑮𝒊𝒖𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑬𝒔𝒑𝒆𝒓𝒕𝒆

Una componente importante del nostro premio letterario è costituita dalla Giuria delle Esperte, che con passione, competenza e grande disponibilità ha lavorato alla selezione delle tre opere finaliste, tra le sei proposte dai lettori, e decreterà la vincitrice della IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒.
Le tre donne che la compongono sono portatrici di professionalità diverse e complementari:

VERONICA RICOTTA, storica della lingua italiana, è ricercatrice presso l’Università per Stranieri di Siena, dove insegna; precedentemente ha lavorato alla Scuola Normale di Pisa, all’Istituto del CNR, Opera del Vocabolario Italiano e all’Accademia della Crusca. È redattrice della rivista «Studi Linguistici italiani» e collabora con il magazine della Treccani “Lingua Italiana”;

MARTINA TESTA, editor e traduttrice con all’attivo oltre settanta traduzioni, è curatrice della collana di letteratura angloamericana BIG SUR e vincitrice nel 2009 del Premio Nazionale per la Traduzione;

ANGELICA ZAPPITELLI è docente al Liceo Classico di Isernia, Dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi “La Sapienza” in Roma e redattrice della prestigiosa “Rivista di studi letterari italiani”.

Seppur da diversi punti di vista, ad accomunarle è la passione per le parole delle donne e siamo certi che sapranno arricchire con il loro sguardo personale e competente la serata del 27 Agosto.

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𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝑫𝒊 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒆𝒍𝒆 𝒐𝒔𝒑𝒊𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑺𝒆𝒓𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒎𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆

Possiamo finalmente annunciare l’ospite della serata di premiazione: Grazia Di Michele!
Grazia Di Michele è scrittrice, cantautrice, musicoterapeuta, insegnante di canto e attrice. In oltre trent’anni di carriera ha percorso molti sentieri artistici e scientifici, senza mai tralasciare l’impegno sociale. Ha scritto centinaia di canzoni per sé e per altri artisti, prodotto giovani talenti, collaborato con numerosi musicisti, italiani e stranieri, cantando o scrivendo brani con o per loro. Da qualche anno collabora anche con “Huffington Post” e con “OptimaMagazine”.
Inizia la sua carriera al Folk Studio di Roma e incide il suo primo album “Cliché”, definito “coraggioso e insolito” dagli appassionati della canzone d’autore. Seguiranno molti altri lavori in cui la cantautrice proseguirà quel discorso d’autore al femminile che tuttora caratterizza la sua produzione. Lavora per anni in programmi radiofonici alla RAI come DJ.
Partecipa per quattro volte al Festival di Sanremo. Collabora con artisti del calibro di Ornella Vanoni, Cristiano De André, Tosca, Rossana Casale, Toquinho, Massimo Ranieri, Mario Venuti e tanti altri.
Nel 2000 diventa musicoterapeuta e inizia un periodo di attività di impegno sociale rivolto specialmente ai bambini e ai disabili.Insegna canto per due anni presso l’“Università della musica” a Roma.
Dirige l’Accademia della canzone a L’Aquila presso il Conservatorio e l’Alta Scuola di canto leggero dell’Istituto Superiore di Studi Musicali P.I. Tchaikovsky di Nocera Terinese. Insegna tuttora in molte scuole di formazione in Italia.
Insegna canto per 14 anni presso la popolare scuola televisiva “Amici” di Maria De Filippi.
A ottobre del 2008 debutta in teatro come protagonista della commedia “Dì a mia figlia che vado in vacanza” di Denise Chalèm, ottenendo consensi da parte del pubblico e della critica specializzata.
Nel 2019 esce per Castelvecchi il suo primo romanzo, “Apollonia”.
Nel 2021 pubblica il suo secondo romanzo, “La regola del bucaneve” (Castelvecchi).
“Rose, principi e serpenti” (Castelvecchi, 2022) è il suo ultimo romanzo.
Sabato 27 agosto, Grazia Di Michele sarà ospite della IV edizione di 𝐹𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒, 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 – 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑒𝑟𝑒!

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𝑳𝒂 𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒍𝒊𝒔𝒕𝒂

Siamo ormai in attesa della Serata di premiazione, durante la quale sarà annunciata l’opera vincitrice. Nel frattempo, sono le ragazze della pallavolo femminile di Allumiere a presentare la terzina finalista. Abbiamo deciso di omaggiarle per la stagione entusiasmante che le ha portate, per la prima volta, a ottenere la promozione in serie D.

Questa, dunque, è la terna finalista della IV edizione di Femminile, plurale – Premio Letterario Allumiere:

𝑳𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒆𝒓𝒕𝒐, Lia Tagliacozzo, Manni.
𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐, Marika Campeti, Augh!
𝑼𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊. 𝑴𝒂𝒔𝒄𝒉𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒏𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒕𝒊𝒎𝒊𝒕𝒂̀, Cristina Oddone, Rosenberg & Sellier.

Non abbiamo intenzione di fermare l’entusiasmo che fin dagli inizi ha guidato questo nostro premio. Oggi più che mai c’è bisogno di proseguire nel campo della cultura e nello specifico nella cultura della parità di genere, un tema importante, fondante nel campo dei diritti. Per informazioni più complete sulla serata e sul premio è possibile seguire i canali social Facebook e Instagram e consultare il sito: http://femminileplurale.altervista.org.

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𝑼𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒊. Maschilità e violenza nell’intimità, di 𝑪𝒓𝒊𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂 𝑶𝒅𝒅𝒐𝒏𝒆, Rosenberg & Sellier.

La violenza come oggetto sociologico

Prima di analizzare il ruolo della violenza nell’organizzazione dei rapporti di potere tra i generi, in questo capitolo ripercorrerò alcune tappe del pensiero socio-antropologico intorno a un fenomeno complesso e sfuggente, per andare alla radice della riflessione sulla violenza come forza sociale.Nel saggio sul contrasto, uno dei “padri della sociologia”, Georg Simmel, indaga la complessità delle manifestazioni violente e s’interroga sull’opportunità di studiare il fenomeno da un punto di vista sociologico. Per Simmel non vi è alcun dubbio sul significato della “lotta” poiché essa “causa o modifica comunità d’interessi, unificazioni, organizzazioni”. Al di là degli effetti che genera, i fenomeni conflittuali meritano di essere esaminati in sé, poiché rappresentano una “forma di associazione” e “una delle azioni reciproche più vivaci”. Senza mai distinguere in maniera inequivocabile tra “violenza”, “lotta” e “conflitto”, nella sua analisi il sociologo tedesco dedica ampio spazio alla dimensione interpersonale della violenza e agli aspetti più strettamente legati all’interazione. Conflitto e coesione sociale sono per Simmel elementi strutturali che coesistono in maniera interdipendente, in particolare all’interno dei gruppi sociali. Esempi quali l’istituzione del matrimonio o il sistema indiano delle caste mostrano fino a che punto “vincolo” e “contrasto” siano elementi strettamente connessi, funzionali all’equilibrio della vita comunitaria e all’esistenza di relazioni di solidarietà.In particolare, Simmel evidenzia il carattere di “normalità” dei rapporti conflittuali: essi sono forme di associazione umana che “non si distinguono dalle altre relazioni”, pertanto meritano tutto l’interesse dell’indagine sociologica. L’ostilità e il contrasto, fino all’estremo della violenza, sono da considerarsi come veri e propri legami sociali e forme di relazione, tanto più intense quanto maggiore è l’eguaglianza e il rapporto di intimità tra le parti. Il caso della violenza tra coniugi è particolarmente degno d’interesse: per Simmel il conflitto si genera in virtù del vincolo che le unisce ed è proprio l’intensità del vincolo relazionale a dare potenzialmente luogo a manifestazioni quanto mai violente e inattese. A tal proposito, Simmel offre l’esempio della gelosia, che considera un sentimento associato a legami forti e un fenomeno sociologicamente rilevante, poiché “collega l’estrema violenza dell’eccitazione antagonistica a una stretta appartenenza comune”.Anche nella forma espressiva estrema della guerra, il conflitto è inteso da Simmel come un fenomeno costitutivo della norma sociale, piuttosto che una sua eccezione. L’invito è quindi rivolto a osservare e identificare tutte quelle forme di violenza che avvengono in forma “diffusa, impercettibile o latente” anche in tempi di pace, come è il caso della violenza maschile nelle relazioni d’intimità.

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𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐, Marika Campeti, Augh!

Roma, 21 maggio 2017 – Una sosta in AutogrillChiara attraversa a grandi falcate il parcheggio assolato dell’Autogrill. È affamata e le gira la testa. A quell’ora del mattino avrebbe già dovuto fare colazione, per vincere la pressione bassa che la accompagna all’inizio di ogni giornata afosa. La vescica è piena e le preme pulsante contro i pantaloni stretti, ma la testa le si sta annebbiando in cerchi neri concentrici che le vorticano di fronte agli occhi. Deve mangiare qualcosa e prendersi un caffè… subito! La fila davanti alla cassa è veloce e in pochi minuti può addentare un cornetto dal sapore di plastica e crema. Finalmente un po’ di zuccheri. Lo divora a grandi morsi, mandando giù la stopposa dolcezza con il caffè ristretto bevuto tutto d’un sorso. Ora in bagno, di corsa. Arriva appena in tempo al water per liberarsi. Si sente subito meglio mentre tira l’acqua e si riallaccia i pantaloni di cotone beige. Una donna corpulenta le cede il lavandino e l’unico dispenser di sapone funzionante. Mentre si asciuga le mani con il phon, guarda fuori nel corridoio condiviso con la toilette degli uomini. Un ragazzo magro con i capelli biondi sta aspettando qualcuno proprio davanti la porta del bagno, improvvisamente si gira mostrando il retro della sua maglietta nera. Chiara fissa l’immagine disegnata sulla schiena, che si appanna in un alone dorato fino a dissolversi in tanti puntini galleggianti. Si sente un grido, chi è stato? È la sua voce quella che risuona nel bagno dell’Autogrill? Il suo corpo ora è staccato dal suolo, le gambe le cedono, i puntini luminosi si avvolgono nella nebbia, un tonfo, quello della sua testa contro il pavimento, il buio.

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